La memoria è come un salvadanaio - diceva la buonanima di Luciano De Crescenzo - dove infiliamo fatti, visi, pensieri,
emozioni, senza sapere bene a cosa ci potranno servire. Un capitale che cresce ogni giorno e di cui a poco a poco
perdiamo il conto e la cognizione. Insomma, la memoria continuiamo ad averla, ma non ci ricordiamo di quel che c'è
dentro.
Con l'aiuto di un coltello a volte proviamo ad estrarre qualche moneta attraverso la fessura, ma questa volta mi son divertito
a rompere il salvadanaio facendo uscire alcuni episodi "master" della mia vita di cinquantenne, per tracciare un trentennio di
società italiana tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70, fino ad arrivare ai mitici anni '80.
Ed ecco saltare fuori il primo giorno di asilo dalle suore, le punizioni corporali della scuola privata, le marachelle con
l'amico del cuore, i due spinelli, il primo amore, l'amico gay, il subbuteo, i teneri ricordi dei due nonni "Vincenzo", gli esami di
riparazione e l'incontro con la donna della mia vita, con un matrimonio all'estero multilingue.
Passando in rassegna episodi comuni, richiamando vizi, stili di vita, mode, costumi e difetti di italiani appartenenti alla così
detta media borghesia; e di come tutti questi si siano evoluti o soltanto cambiati. Ritroverete la straordinaria forza di squadra
di una tipica famiglia italiana degli anni '70, dove ognuno conosceva il suo ruolo e lo esercitava a memoria.
L'impatto con la scuola post '68, i pregiudizi, il provincialismo dell'educazione della scuola privata, il metodo mnemonico. Il
trauma delle punizioni e l'apprendimento coercitivo. Tutto è legato da un filo conduttore ironico e strampalato, con
storie a sé stanti, da poter leggere senza un ordine cronologico preciso.
Per la seconda volta ho deciso di rompere il salvadanaio dei ricordi per poter ringraziare tutte quelle persone che hanno
affollato e reso interessante la mia esistenza, perché senza di loro - forse - non avrei potuto raccontare nulla. In questo
modo ho cercato di dare un senso alla domanda: "cosa resterà?"