Se c'è un Dio e noi siamo le sue creature, ovviamente queste verità devono influenzare la nostra comprensione di ciò che dobbiamo e non dobbiamo fare. Qualsiasi teoria adeguata dei giudizi morali fondamentali dovrebbe riconoscere Dio come l'autore della legge morale. Fulvio di Blasi ha scritto un libro che mostra il carattere inevitabilmente teistico di qualsiasi resoconto adeguato della legge naturale. Lo leggerete con profitto.
"Di Blasi dimostra l'inintelligibilità di qualsiasi etica che non abbia una dipendenza esplicita da Dio come sua fonte ultima o che non riesca ad ancorare la nostra conoscenza morale nella natura umana"
Joseph W. Koterski, Fordham University, Theological Studies
"[L'analisi di Di Blasi è] Diretta ed immediata: perché appare sempre più difficile, per la nostra mentalità, riuscire a pensare fino in fondo, senza filtri storici e concettuali, l'idea, semplice e radicale, che la legge naturale non sia altro che l'incontro dell'uomo con Dio. La legge naturale è il modo in cui ci scopriamo parte del progetto della creazione."
Salvatore Amato, Università di Catania, Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto
"Dio e la legge naturale di Fulvio Di Blasi è un'indagine penetrante sul fondamento teologico del diritto naturale tomista... The argument of the book... is well worth the effort for any serious student of Thomistic natural law."
John Goyette, Thomas Aquinas College, The Thomist
"I "nuovi" studiosi di Tommaso sono spesso brillanti... Di Blasi fa senz'altro parte di questa nuova generazione... Il bel libro di Di Blasi, mentre porta in Italia l'eco della rinascenza anglosassone degli studi tomistici, invita a una riflessione senza compromessi, e a suo modo spregiudicata, sul pensiero di un autore che non può più essere appiattito su alcuna manualistica vulgata, sia per il dibattito acceso che è in corso sulla sua opera, sia per le implicazioni normative che gli esiti di questa stessa rinascenza possono comportare. Anche chi non condivide, e anzi osteggi, tali esiti, finisce spesso per sentire il fascino della sintesi tomistica e del dibattito specialistico che continua a suscitare."
Gianfrancesco Zanetti, Università di Modena e Reggio Emilia, Rivista Filosofia Politica
"Di Blasi premette alla propria interpretazione della spiegazione della legge naturale di Tommaso d'Aquino una critica estesa dell'interpretazione neoclassica... La critica che ne risulta è illuminante e persuasiva... Gli editori [inglesi] vanno ringraziati per aver introdotto l'opera di un percettivo e originale pensatore a un pubblico di lingua inglese"
Jean Porter, University of Notre Dame, The Journal of Religion
"Dio e la legge naturale è l'opera impressionante di un giovane studioso, che naviga tra le correnti vorticose del moderno dibattito sul significato della legge naturale."
Matthew J. Peterson, The Claremont Institute
"[Di Blasi] ritiene, per quanto ciò sia delicato sul piano filosofico, che l'ordine della natura debba essere riconosciuto come voluto da Dio. Quest'ultima affermazione richiama una dimensione che la filosofia guarda già con sospetto, giudicandola troppo teologica. Con efficacia l'Autore la fa emergere, quasi in sovrimpressione, da una semplice fenomenologia dell'esperienza morale comune [...] al di là della lettura trascendentale dei neoclassici e di quella metodologicamente atea di alcuni interpreti contemporanei, Di Blasi afferma, con Tommaso, che se l'etica può essere indipendente dal problema di Dio non può esserlo però dalla sua realtà."
Luciano Sesta, Filosofia e Teologia