About the Book
(IT) Il testo propone, attraverso un'accurata selezione di circa 200 indirizzi storici milanesi, rafforzati da aneddoti e consigli di stile (si spera) mai (troppo) banali, una riscoperta dell'eleganza senza tempo di Milano e dei milanesi.Una sorta quindi di "manuale di understatement" e di "anti-moda", che si pone come versione antagonista di tutte le numerose guide e manuali al lusso, allo chic "cinque stelle", fatto di hotels e ristoranti stellati, delle (solite) boutiques e dei soliti indirizzi delle vie della moda, o della rincorsa all'ultimo locale di tendenza: in una parola, guide al (falso) lusso, destinate a produrre schiere di uomini e donne omologati, dall'esistenza impersonale ed incolore. Un'attitudine, da evidenziare per cercare di correggerla - e lo si tenta di fare con garbo e leggerezza -, in virtù della quale tutte le strade del mondo stanno diventando uguali, tutti gli uomini e le donne sembrano aver improvvisamente voglia solo di mangiare alle stesse tavole, indossare gli stessi abiti (falsi o autentici che siano, poco importa), calzare le stesse scarpe, abitare in case tutte uguali (meglio ancora se - vagamente - somiglianti all'ultimo degli alberghi di Hong Kong: dove magari non si è mai stati).Infine, molto importante di questi tempi: se il (vero) lusso risiede nel potersi concedere piccolo piaceri quotidiani in luoghi senza tempo, tutto ciò non è mai (o quasi) una questione di portafoglio. In una parola, questa guida vuole far (ri)emergere, attraverso la filosofia dei "petits riens", dei "petites adresses" e dei "petis bistrots", la vera eleganza, fatta di autenticità, personalità e naturalezza - e per definizione quindi senza tempo -, partendo dai riti e dagli stili di vita di una città, come Milano, che, da sempre considerata un sinonimo di stile, mantiene ormai solo in apparenza tale primato nel mondo: non essendo stata, a ben guardare, affatto immune al processo di omologazione. Anzi. Perdendo così molto della sua storica attitudine alla sobrietà, e quindi, in altre parole, perdendo molto del suo stile. Un libro pensato quindi per correre ai ripari prima che sia troppo tardi (perfino per Milano!): attraverso lo sguardo, i consigli, gli indirizzi segreti e la scrittura lieve dell'Autrice, moderna Re Mida capace di trasformare con naturalezza in dettagli eleganti, tutti quei (preziosi) "petits riens" di cui è costellata (anche se spesso non ce ne accorgiamo) la nostra vita quotidiana, trasformandola così in un piccolo miracolo giornaliero. Insomma, un manuale non solo di stile e di eleganza, ma anche e soprattutto di vita. Ad uso e consumo, quindi, non solo dei milanesi.(ENG) With this text the A. proposes, through a careful selection of about 200 historical milanese addresses, reinforced by anecdotes and style tips never banal, a rediscovery of the timeless elegance of Milan and the milanese. A sort of "manual of understatement", which stands as an antagonistic version of all the numerous guides and manuals to luxury, to the chic "five-star", made up of starred hotels and restaurants, of (usual) boutiques and addresses of the ways of fashion, or of the run-up to the last trendy restaurant: in a word, guides to the (false) luxury, destined to produce ranks of men and women with an impersonal and colorless existence. An attitude, to highlight to try to correct it - and in the book that's done with grace and lightness - by virtue of which all the roads of the world are becoming the same, all men and women seem to suddenly want only to eat at same tables, wear the same clothes (fake or authentic as they are, it doesn't matter), wear the same shoes, live in the same house ( better if - vaguely - resembling to a boutique hotel).Finally, very important in these times: if the (real) luxury lies in being able to take advantage of small daily pleasures in timeless places, this is never (or almost) a matter of money. In short, a manual not only of style and elegance, but above all of lifesty