È come svegliarsi da un sonno, che non sappiamo quando sia iniziato.
Questa è la sensazione del bambino a 3 anni. Prima, il buio, uno spazio indefinito. Forse un'altra vita che ha preceduto questa.
Tuttavia, questo è il "prima" quel prima che appartiene alla "zona buia", come alcuni l'hanno definita.
Il bambino si ritrova, non sa come, non sa perché (e quello è difficile da comprendere, a meno di non considerare che questa non è l'unica vita che viviamo), in un Mondo che gli sembra strano, incomprensibile.
Tuttavia, in quel Mondo si ritrova con già molte conoscenze: si ritrova che parla una lingua (in alcuni casi anche più di una), che sa emettere suoni, che sa camminare: insomma, sa fare tantissime cose, che apparentemente nessuno gli ha insegnato a fare. Tuttavia, le sa fare.
Questo, sicuramente, ci fa capire che la persona ha, dentro di sé, un meccanismo di apprendimento "innato", che permette davvero di fare grandissimi "balzi" di apprendimento, e di imparare tantissime cose in brevissimo tempo. Questo è un dato di fatto.
Poi, interviene l'Educazione. Prima con la Famiglia, e poi con la Scuola, e poi con tutti gli ambienti che quel bambino, che nel frattempo diverrà adolescente e adulto, si trova a incontrare nel corso della sua esistenza.
E qui cominciano a sorgere i problemi: infatti, questi ambienti, ben lungi dal comprendere che quel bambino sa già imparare, decidono di insegnargli ad apprendere. Lo riempiranno, quindi, di sovrastrutture, quasi tutte innaturali, che andranno a "stridere" con quello che il bambino ha già dentro di sé.
Allora, da un bambino capace e brillante, potrebbe derivare un adulto complessato, triste, insicuro.
E, magari, incapace di apprendere.
Possiamo quindi affermare che, probabilmente, la massima maturità di una persona si ha nell'infanzia: questa, poi, diminuisce, e diviene solo adattamento al Sistema.
Questo libro analizza, spero minuziosamente, i meccanismi della distruzione dell'apprendimento, mostrando i processi che portano il bambino da una grande ricettività ad una ridotta ricettività anche attraverso la "forzatura", al suo interno, di dogmi e valori, che verranno presentati come assoluti, mentre sono solo convenzioni.
Il problema è che quella persona, ormai "manipolata" dall'Educazione, ci crederà. Così come crederà che determinate sue caratteristiche sono così perché "È il suo carattere", e non perché, magari, gli hanno inserito modelli che "stridono" con il suo modo di essere.
Dopo avere analizzato i meccanismi che portano alla distruzione, nella seconda parte del libro verranno evidenziate una serie di proposte possibili. Saranno, più che altro, modi per tentare di fare "prendere coscienza" alle persone di quello che è stato il meccanismo distruttivo avvenuto in loro, e cercare di permettere loro di "invertirlo", riportando, almeno dove è possibile, in vita quei processi che ci hanno permesso di apprendere così tanto. Come diceva il Maestro Zen Vietnamita Thich Nhat Hanh, lo scopo dell'esistenza è proprio la Consapevolezza: e, quando questa consapevolezza, giunge, possiamo davvero iniziare un n uovo cammino.
Una volta che abbiamo preso coscienza che, quello che crediamo assoluto in noi, è solo un insieme di sovrastrutture, alla quale abbiamo "aperto la porta", possiamo lavorare per fare emergere la nostra "vera" struttura, quella che ci ha permesso di fare molte cose. E quella che, finalmente, ci permetterà di essere davvero noi stessi.
Spero che questo libro possa aiutarvi, almeno un po', in questo cammino.