Elisabetta vive chiusa nel suo mondo di silenzio, con un disagio che nessuno riesce davvero a comprendere. Ma possiede anche una sensibilità profonda ed uno sconcertante intuito. Frasi acute e penetranti, spesso enigmatiche scritte col pennarello compaiono nel muro della sua stanza. Sarà proprio lei la sola ad intuire il dramma segreto e insospettabile di Rudy e manifesterà questa scoperta con una frase sconcertante...
About the Author: Cecilia Piras si ritrova ad esser orfana di madre ad appena 5 giorni dalla nascita. La scrittura, curata sempre con estrema passione, è stata per lei, da sempre, un'ancora di salvezza. Gli zii paterni si prendono cura di lei e del fratello, anche lui molto piccolo, con tanto amore. Ma anche lo zio carissimo, colonna portante della famiglia, uomo leale e coraggioso, muore tragicamente in una terribile notte che Cecilia, la quale allora aveva 10 anni, non dimenticherà mai più. Cecilia cresce nella sua amata Sardegna, si sposa, mette al mondo due splendidi figli e nel frattempo si dedica all'insegnamento, senza mai smettere di scrivere. Dopo qualche anno, Cecilia e suo marito, al rientro dalle ferie, vengono coinvolti in un terrificante incidente stradale. Miracolosamente sopravvivono entrambi, ma restano per sempre nei lori corpi le pesanti conseguenze di una tragedia sfiorata. Anche in questa situazione Cecilia chiama a raccolta tutta la sua forza interiore: le viene in aiuto la scrittura ma soprattutto la fede. Infatti Cecilia non è credente in senso "classico", cioè non fa affidamento a rituali esteriori, ma coltiva uno studio costante delle Scritture, in particolare i Salmi della Bibbia, dai quali attinge incoraggiamento puro. E, nonostante quest'esperienza abbia lasciato un segno indelebile, Cecilia si sente di dire anche stavolta di avercela fatta! Il personaggio centrale del romanzo, la giovane Elisabetta, pur essendo un personaggio fittizio, scaturisce dalla conoscenza delle problematiche e delle ambizioni dei giovani sviluppata dalla Piras nella speciale esperienza personale e in quella trentennale di insegnamento. Elisabetta infatti incarna le caratteristiche di molti bambini con disagi e disabilità, dotati allo stesso tempo di particolari pregi. "Leggere nel silenzio", pur essendo una storia inventata, mostra il valore e la capacità delle persone disabili di arricchire chi le circonda, come la Cecilia maestra elementare ha potuto constatare nel suo mestiere di una vita.