La parola peccare, nella funziona verbale, contiene concetti a cui associamo immagini degradanti, immorali, certamente legati ad azioni vietate: qualora si aggiunga a essa il contenuto di migliaia di regolamentazioni definiti in ambito soprattutto religioso il termine diventa una vera ignominia.
Tuttavia questo termine risulta peculiare nella bocca di un bambino, o di tanti altri bimbi, a cui manca la s prima della c., per cui il titolo dovrebbe essere "Nonno, vado a pescare".
La bellezza e l'innocenza dei bambini hanno dato forma a questo racconto.
L'autrice, in questa storia, (l'editore si allontana dall'analizzare il confine tra realtà e finzione) racchiude il rapporto tra nonni e nipoti, riportando il linguaggio simpaticamente colorato di questi.
Sono sei i bambini che si insinuano nel quotidiano dei nonni, ma sono due coppie a subire i nefasti effetti tragicomici di questa storia che grazie all'accezione "Peccato" sembrerebbe torbida.
Come la stessa autrice sottolinea, si tratterebbe di quello che volgarmente chiamiamo "Storia di corna" o infedeltà. In un dibattito sempre acceso a cui si aggiungono altri aspetti legati alle tante sfaccettature nelle relazioni moderne.
La storia narra di due ragazzi, Romano e Amabel che si fidanzano e vivono entrambi un primo innamoramento, ma la loro relazione finisce bruscamente a causa di situazioni avverse.
Si rincontrano per caso dopo 42 anni, lui sposato con Angela e lei sposata con Mike.
Esplode un inaspettato ritorno di fiamma che porta entrambi a voler riprovare per tantissimi motivi, le emozioni del passato.
La complicità dei cellulari e di una messaggistica da poter cancellare, accelera questa relazione portandola presto al limite del concesso.
I due, data la loro età e uno spiccato senso culturale e religioso molto acceso, come d'altronde il costume e la morale richiedono, lottano contro questo sentimento autentico e sconfinato.
Tra amore e odio, diletto e sofferenza, tra suspense e veri colpi di scena, con una trama a tratti, dai risvolti fiabeschi ed un finale insolito.